In questo contesto, possiamo vedere docenti e dirigenti come personaggi mascherati che rappresentano il ruolo che svolgono all’interno della scuola. Queste maschere possono essere rappresentate dall’idea del docente come “supremo conoscitore“, che detiene tutta la conoscenza e ha il controllo della classe; oppure quella del dirigente come “gestore perfetto“, che deve far fronte alle esigenze della scuola e dei docenti in un contesto di vincoli burocratici e politiche assenti o poco efficaci. Tuttavia, anche in questi casi, la maschera può nascondere l’incertezza e la difficoltà nel vivere una scuola complessa e in costante mutamento.
La scuola postmoderna è un ambiente complesso e in continuo mutamento, caratterizzato da una serie di sfide che coinvolgono non solo gli studenti, ma anche i docenti e i genitori; tutti questi attori devono adattarsi e cercare di trovare un equilibrio tra le molteplici richieste e pressioni da parte di una società ipercomplessa. La solitudine è uno dei principali problemi che si riscontrano in questo contesto. I docenti spesso si sentono soli nella gestione della classe, nell’elaborazione dei programmi didattici e nella valutazione degli studenti, a causa della mancanza di sostegno da parte della dirigenza scolastica e dell’aumento delle responsabilità. A loro volta, i dirigenti scolastici sono spesso sotto pressione per via delle autorità locali e nazionali, che impongono loro vincoli burocratici e responsabilità sempre maggiori, con pochi fondi a disposizione per affrontare tali sfide. Questo può influire sul loro modo di gestire la scuola e sull’abilità di fornire sostegno ai docenti. Inoltre, la mancanza di un supporto adeguato da parte delle alte sfere può portare a un senso di solitudine e isolamento anche per i dirigenti, che spesso si trovano a dover prendere decisioni difficili e maldigerite dalla comunità scolastica. È importante, quindi, affrontare questi problemi a livello sistemico e cercare di fornire ai dirigenti scolastici il sostegno e le risorse necessarie per gestire efficacemente la scuola, promuovendo così una maggiore collaborazione e un ambiente più sano per tutti gli attori coinvolti.
Come ha evidenziato Pirandello nelle sue opere, le maschere possono essere sfuggenti e non rappresentare la vera identità del personaggio che le indossa. In questo caso, il docente potrebbe sentirsi solo e inadeguato nell’affrontare le sfide della scuola in quest’era dell’incertezza.
Il narcisismo può rappresentare un ulteriore ostacolo per il docente, che può avere difficoltà ad accettare la propria vulnerabilità e a chiedere aiuto o sostegno. Il narcisismo, infatti, può portare alla convinzione che l’individuo sia in grado di risolvere da solo ogni problema, senza bisogno di supporto esterno.
L’incertezza e il narcisismo possono essere strettamente legati in quanto il narcisismo può essere una risposta maladattiva all’incertezza, che può determinare nella persona una forte necessità di controllo e di auto-affermazione per cercare di ridurre l’ansia e la paura che l’incertezza genera. Questo comportamento può manifestarsi attraverso il narcisismo, che rappresenta una forma di difesa.
Il narcisismo può portare l’individuo a cercare costantemente l’approvazione degli altri e a dipendere dal riconoscimento esterno per la propria autostima. In una situazione di incertezza, questo comportamento può diventare ancora più pronunciato, poiché l’individuo ha bisogno di sentirsi sicuro e di avere un senso di controllo sulla propria vita.
Tuttavia, il narcisismo può anche portare a una mancanza di adattabilità e flessibilità mentale, che sono abilità necessarie per affrontare l’incertezza: può impedire all’individuo di accettare la propria vulnerabilità e di chiedere aiuto o supporto, rendendolo meno in grado di adattarsi alle situazioni incerte e di trovare soluzioni efficaci ai problemi che si presentano.
Il narcisismo sociale dilagante nel nostro tempo restituisce un individuo che si presenta come il centro dell’universo e le relazioni sociali sono diventate sempre più superficiali e strumentali. Questo trend ha inevitabilmente impatto anche sulla scuola, dove gli studenti possono sentirsi alienati e disorientati in un ambiente che sembra privilegiare la competizione e il successo a scapito del benessere psicologico e della socializzazione. Anche i docenti e i genitori, infatti, possono essere coinvolti in dinamiche narcisistiche, dove il loro ruolo e le loro opinioni vengono messi in discussione o minimizzati. Anche in questo senso, Pirandello, con le sue maschere e il suo relativismo filosofico, rappresenta un’interessante chiave di lettura per comprendere le sfide della società contemporanea. La mancanza di contatto umano dovuta all’eccessiva dipendenza dalle tecnologie digitali vanno ad esacerbare la solitudine dei nostri ragazzi. Tuttavia, quando usate in modo appropriato, le tecnologie digitali possono anche rappresentare un’opportunità per creare comunità di apprendimento e connessione tra docenti, studenti e genitori.
Il ruolo dei genitori nella scuola è fondamentale, ma può anche rappresentare una sfida per i docenti. Oggi sempre più spesso si riscontra la presenza di genitori iperpresenti e giustificanti, che cercano di proteggere i propri figli da qualsiasi difficoltà e di giustificare i loro comportamenti. Questo atteggiamento può rappresentare un ostacolo alla formazione dei giovani, in quanto impedisce loro di confrontarsi con le difficoltà e di sviluppare la capacità di affrontare i propri errori. Inoltre, i docenti possono sentirsi frustrati e impotenti di fronte a genitori che non accettano la realtà dei fatti e non sono disposti a collaborare. Anche in questo caso, la maschera pirandelliana del genitore giustificante può avere conseguenze negative sulla formazione dei giovani e sulle dinamiche all’interno della scuola. Il genitore giustificante, infatti, può spesso agire sulla base delle proprie emozioni e dei propri bisogni, anziché considerare gli interessi del figlio e il benessere della comunità scolastica nel suo insieme.
In definitiva, le sfide che gli studenti, i docenti e i dirigenti scolastici affrontano nell’era dell’incertezza e la solitudine e l’isolamento che possono derivarne, sono questioni che necessitano di essere affrontate a livello sistemico, fornendo ai dirigenti scolastici il supporto e le risorse necessarie per gestire efficacemente la scuola. Il narcisismo può rappresentare un ostacolo per i docenti nell’accettare la propria vulnerabilità e chiedere aiuto o sostegno, il che può essere particolarmente dannoso in situazioni di incertezza. Invece, la flessibilità mentale e la capacità di adattamento sono abilità cruciali per affrontare l’incertezza e trovare soluzioni efficaci ai problemi. In questo senso, la promozione della collaborazione e di un ambiente più sano per tutti gli attori coinvolti nella scuola è certamente una strada da seguire.